(Mt 5,44; Lc 6,27) sono tra le più sconvolgenti e radicali del Vangelo. Esse non solo sfidano la logica umana e il nostro istinto di difesa, ma ci rivelano il cuore stesso di Dio: un amore che va oltre la giustizia umana e raggiunge la misericordia divina.  

 

1. Il contesto della frase

Gesù pronuncia queste parole nel *Discorso della Montagna* (Matteo) e nel “Discorso della montagna” (Luca). In entrambi i casi, sta insegnando una legge nuova, superiore a quella del “taglione” (occhio per occhio, dente per dente) che regolava la giustizia del tempo. Mentre la legge antica impediva la vendetta sfrenata, Gesù va oltre: non solo proibisce la vendetta, ma comanda di amare coloro che ci fanno del male.  

 

2. Cosa significa "amare i nemici"?

Non si tratta di provare simpatia per chi ci fa soffrire o di ignorare il male. L'amore cristiano (*agape*) è diverso dall’amore sentimentale o dall'amicizia:  

- Vuol dire desiderare il bene dell'altro, anche se ci ha feriti.  

- Vuol dire pregare per chi ci perseguita** (Mt 5,44), chiedendo a Dio la sua conversione.  

- Vuol dire non rispondere al male con il male, ma con il bene (Rm 12,21).  

- Vuol dire imitare Dio, che "fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni" (Mt 5,45).  

 

3. Perché Gesù chiede una cosa così difficile?

Perché il cristiano è chiamato a essere figlio del Padre celeste (*"Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste", Mt 5,48). Dio ama anche i peccatori e non vuole la loro distruzione, ma la loro conversione. Gesù stesso ha vissuto questo comandamento sulla Croce, quando ha detto: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34).  

 

4. Come si può vivere questo insegnamento?

- Pregando per chi ci ha fatto del male.  

- Non cercando vendetta, ma lasciando il giudizio a Dio (Rm 12,19).  

- Rompendo la catena dell'odio** con il perdono.  

- Facendo il primo passo verso la riconciliazione, se possibile.  

- Vedendo il nemico con gli occhi di Dio, come una persona bisognosa di salvezza.  

 

5. Quale frutto porta amare i nemici?

L’amore per i nemici non cambia solo loro, ma soprattutto noi. Ci rende simili a Cristo, ci libera dall’odio e dall’amarezza, e ci dà una pace interiore che il mondo non può dare. È una strada difficile, ma è quella della vera libertà e della santità.  

 

Gesù non ci chiede qualcosa di impossibile, ma ci dona la grazia per poterlo vivere. Con il Suo aiuto, possiamo amare anche chi ci ha feriti, perché l’amore di Dio è più forte di qualsiasi male.  

 

"Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene" (Rm 12,21).

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